Formazione. M5S: "Da ‘Garanzia Giovani’ a ‘Disgrazia Giovani’. Tirocinanti ancora senza indennità"

“Da ‘Garanzia Giovani’ siamo passati a ‘Disgrazia Giovani”, chi ha partecipato e partecipa ai tirocini formativi si vede ancora negato il diritto di ricevere l’indennità ed in molti casi perfino l’attestato”.

Lo denuncia Gennaro Saiello, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle che stamane ha partecipato a un sit in di protesta davanti alla Regione Campania di molti giovani impegnati nel programma ‘Garanzia Giovani’. “Con una delegazione abbiamo incontrato un dirigente - sottolinea Saiello - che di fronte alle criticità elencate dai tirocinanti ha ammesso dell’esistenza di problemi e sfasature nel programma ‘Garanzia Giovani’”. “Uno dei problemi più sentiti che ha indotto l’organizzazione della protesta - spiega - è la mancata corrispondenza o i significativi ritardi nei pagamenti delle indennità di frequenza”. “Proprio su questo punto - aggiunge il consigliere - siamo in attesa di risposte ad una nostra interrogazione da parte della Giunta e in particolare dal presidente De Luca, e dagli assessori al Lavoro e alle Politiche sociali rispettivamente Palmeri e Fortini”. “Voglio ricordare che la Regione Campania ha stipulato con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali una convenzione - evidenzia - per l’utilizzo dei fondi e dove sono dettate le modalità di pagamento delle indennità a favore dei beneficiari del programma ‘Garanzia Giovani’”. “Il pagamento delle indennità ai giovani partecipanti ai tirocini - fa notare il consigliere - devono essere erogate a cascata dalla Regione attraverso l’Istituto di previdenza sociale”. “I tirocinanti di fronte ai significativi ritardi - dice Saiello - si sentono rispondere dagli uffici dedicati che si tratta ‘semplicemente’ di problemi 'fisiologici'”. “Si tratta, invece, di ritardi inaccettabili che ci hanno spinto a partecipare al sit in di protesta - aggiunge - il Movimento 5 Stelle lavora affinché l’ opportunità di incentivo per la formazione e per l’inserimento nel mondo del lavoro non si trasformi da ‘Garanzia Giovani’ a ‘Disgrazia Giovani’”. “Chiediamo per l’ennesima volta alla Giunta e in particolare agli assessori al Lavoro e alle Politiche sociali - conclude Saiello - i motivi del ritardo dei pagamenti e quali provvedimenti insieme agli uffici dedicati hanno intenzione di adottare per risolvere le criticità”.