“Abbiamo inviato una segnalazione alla Direzione Generale per l’Ambiente e al neo commissario dell’Arpac per la riattivazione della centralina dell’ospedale Cardarelli per il monitoraggio dei pollini aerodispersi.
I mesi compresi tra fine di marzo e giugno notoriamente rappresentano il lasso di tempo dove si registra il maggior picco di diffusione dei pollini e dell’insorgere di gravi allergie. Ci sembra alquanto assurdo che sul sito istituzionale dell’Agenzia regionale per l’ambiente Campania continuano a non essere presenti i dati aggiornati e le previsione della concentrazione di pollini sul territorio regionale”. Lo dice Maria Muscarà, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che aggiunge: “C’è un grave problema di fondo: manca una rete funzionante di centraline per il rilevamento della concentrazione dei pollini e delle spore aerodiffusi”. “Addirittura la centralina la centralina installata presso la centrale turbo gas di Volla - aggiunge - registra il 36° giorno di valori di PM 10 oltre la soglia”. “Per ogni regione dovrebbero, infatti, essere disponibili - sottolinea Muscarà - i bollettini sempre aggiornati e i livelli di concentrazione relativi alla singola stazione di monitoraggio”. “Ogni settimana Arpac dovrebbe raccogliere i dati dei monitoraggio - evidenzia la consigliera – e pubblicarli sul portale web per renderli disponibili alla pubblica consultazione”. “Sul sito www.meteoarpac.it, sul bollettino dei pollini aerodispersi, invece, l’Arpac in una nota avvisa: ‘le attività di monitoraggio aerobiologico di Arpac sono in fase di riorganizzazione e di rilancio’”. “Insomma il bollettino dei pollini attualmente si riferisce solo ai dati - fa notare Muscarà - di monitoraggio della sola stazione di Caserta, sita in piazza Vanvitelli sul terrazzo del municipio”. “Nei fatti manca la raccolta dei dati completa - spiega - non si è in grado di offrire un dato specifico, dettagliato e certificato”. “Una grave carenza - prosegue - con conseguenze serie per chi soffre di allergia ai pollini (pollinosi, asma bronchiale)”. “In questo quadro desolante chiediamo almeno - dice Muscarà - la riattivazione della stazione per il monitoraggio, posta sull’ospedale Cardarelli di Napoli ferma dal 2015”. “Occorre rendere le sei stazioni ubicate a Benevento, Caserta, Castel Volturno, Napoli, Portici e Policastro - spiega - funzionanti e attive”. “L’Arpac deve produrre dati attendibili e certificati – conclude Muscarà - per la tutela e la prevenzione delle crisi allergiche di quei soggetti deboli - in particolari i bambini - esposti anche a gravi crisi asmatiche”.