Vitalizi. Ciarambino (M5S): "A consiglieri e assessori basteranno 4 anni 6 mesi e 1 giorno per la pensione"

Con tutti i problemi gravissimi della Campania, con la povertà in aumento, la priorità dei consiglieri di maggioranza e del centro destra, che già guadagnano stipendi da capogiro, è assicurarsi la pensione.

A dicembre grazie alla battaglia del Movimento 5 Stelle prima in Commissione Bilancio e poi in Consiglio regionale abbiamo evitato che passasse il famigerato articolo 5 della legge di stabilità che introduceva un nuovo privilegio alla casta. Quell’articolo è stato stralciato e rimandato in Commissione, dunque la battaglia non è finita. Il nostro principio è di nessun trattamento di favore per i politici ma lo stesso trattamento dei normali cittadini che devono lavorare almeno 20 anni per percepire una pensione spesso da fame a 66 anni e 7 mesi. Se la proposta della giunta introdurrà lo stesso sistema della Camera dei Deputati, ossia che per consiglieri e assessori non eletti da nessuno bastano 4 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi versati dai diretti interessati e dal Consiglio regionale per far scattare la pensione a 65 anni nel caso di un unico mandato e addirittura a 60 anni in caso di secondo mandato, noi ci batteremo perché il trattamento dei consiglieri sia equiparato a quello dei dipendenti pubblici e non a quello della casta. La Campania spende oltre 10 milioni all'anno per 250 vitalizi ed è tra le pochissime regioni a non aver minimamente ridotto questo privilegio assurdo. Invece di discutere di legge sulle pensioni, si calendarizzi e si approvi immediatamente la proposta di legge del M5S sul taglio dei vitalizi e sul divieto a percepire doppi o tripli vitalizi, che giace in un cassetto da mesi e che ci farebbe risparmiare almeno 3 milioni e mezzo all'anno.