“La legge che modifica statuto e regolamento della Regione Campania è stata in tempi non sospetti contrastata dal Movimento 5 Stelle tanto è vero che arrivammo anche ad imbavagliarci per protesta. Con questa legge la Regione Campania diventa una signoria con il suo principe e la corte dei miracoli”.
Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Tommaso Malerba commentando l'entrata in vigore della nuova legge regionale che accentra sul presidente un forte potere e svuota la funzione del Consiglio regionale e le prerogative dei conisglieri. "È grave che un potere enorme venga deposto nella mani di una sola persona ossia il presidente De Luca - spiega - Già abbondantemente il ruolo del Consiglio regionale e delle commissioni è praticamente svuotato”. “Questa svolta di stampo Sud americano della Regione - sottolinea - ci preoccupa e ci indigna - sottolinea - alla fine questa riforma serve per tenere buona la maggioranza litigiosa di De Luca”. “ Il Movimento 5 Stelle farà la sua parte come sempre e farà sentire il fiato sul collo al potere – conclude Malerba - dalla Campania passa un modello autoritario che nega la democrazia e la normale dialettica politica”. “Nel corso dei lavori in Commissione Affari istituzionali rendemmo nota l’analisi dei costituzionalisti - spiega il conisgliere reginale de Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e Vice Presidente della stessa Commissione - il progetto di modifica non assolve, in generale, alla sentita esigenza di rivitalizzare le forme di rappresentanza e quindi di adeguarle agli attuali contesti anzi tale proposta si riduce a un tentativo bislacco del presidente De Luca di blindare la sua stessa maggioranza attraversata da latenti mal di pancia”. “Come ha giustamente evidenziato il professore Massimo Villone - continua Saiello - la questa modifica di statuto e regolamento oltre che ad avere elementi pericolosissimi svilisce e limita lo stesso ruolo dei consiglieri regionali”.