“Se i dirigenti della Giano avessero voluto realmente fare chiarezza sulla propria posizione in relazione agli accordi con la Regione Campania, hanno sprecato negli anni scorsi la grande opportunità di farlo in sedi istituzionali, ogni qual volta sono stati convocati in Commissione Trasparenza al Consiglio regionale.
In quelle occasioni si sono sistematicamente tirati indietro, mentre oggi lanciano strali e accuse infondate e insensate, parlando di non meglio precisate questioni politiche. Non può esserci questione politica nel voler tutelare un bene pubblico come lo Stadio Collana, se questo viene affidato a privati con una concessione viziata da un atto aggiuntivo che ha troppi profili di irregolarità. Non può esserci questione politica se su questa procedura di affidamento, che ha lasciato i lavori del Collana in fase di totale stallo, indagano Procura e Corte dei Conti”. Lo dichiara la consigliera del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, rispondendo alle accuse lanciate dalla società Giano nel corso di una conferenza stampa. “Negli atti istituzionali e nelle battaglie politiche di questi anni – ricorda Muscarà - non c’è mai stata alcuna volontà di favorire questa o quella associazione, se non di affidare lo stadio storico di Napoli a chi fosse in grado di renderlo nuovamente fruibile a tutti, restituendolo al suo antico splendore. Un obiettivo che va raggiunto attraverso procedure trasparenti e legittime. Auspico che si esca da questa fase di stallo, così da far rientrare anche quest’opera tra quelle beneficiarie delle risorse del Recovery Fund”.