“Il gip del Tribunale di Napoli ha archiviato la denuncia nei miei confronti da parte del consigliere comunale di Fdi Marco Nonno, che mi aveva accusato di diffamazione e calunnia per essermi limitata a segnalare agli organi di polizia la sua presenza in pianta stabile nel seggio elettorale della “Don Giustino Russolillo”, nella “sua” Pianura, mentre conversava con elettori prima che questi si recassero a esprimere la loro preferenza in occasione delle elezioni politiche del 4 marzo.
Secondo quanto scrive il giudice nell’ordinanza di archiviazione, “non è configurabile il reato di calunnia nell’ipotesi in cui vengono portate a conoscenza dell’autorità giudiziaria, circostanze di fatto che, per come rappresentate e documentate, non sono idonee a indicare taluno come colpevole di fatti costituenti reato”. Lo stesso gip sottolinea che la calunnia presupporrebbe la consapevolezza da parte di Muscarà della falsità dell’addebito, viceversa il consigliere comunale non ha mai negato di essersi intrattenuto “con diversi votanti all’interno del seggio seppur”, secondo la sua versione, “per rendere delucidazioni sulle modalità di voto, circostanza che, oltretutto, avrebbe potuto comunque ingenerare nell’indagata un comprensibile sospetto circa la correttezza del comportamento del suo antagonista politico”. E’ quanto scrive la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà in un post sulla pagina Fb. “Dunque – conclude Muscarà - il nostro consigliere comunale avrebbe reso un servizio utile alla comunità. Profondendo impegno ed energie per illustrare a degli elettori, all’ingresso del seggio, le modalità di voto. Peccato non averlo capito prima, o lo avremmo segnalato per un’onorificenza e una medaglia al valor civile”.