“Ricordiamo con nostalgia quel giorno di tre anni fa, quando il governatore giurò in aula che mai si sarebbe servito dello strumento della fiducia in quanto, a suo dire, lesivo dei principi di democrazia e delle prerogative dei consiglieri di questa assemblea.
Certo qualcosa è cambiato, a cominciare dalle spaccature nella sua stessa maggioranza. Ricorrere alla fiducia non solo conferma l’incoerenza di questo governatore, ma denota la volontà di mettere la maggioranza nelle condizioni di chi china il capo e vota a favore di un testo non per difendere gli interessi dei campani, quanto di difendere le proprie poltrone. La legge di oggi non è null’altro che un contenitore nel quale sono mescolate operazioni e misure prive di logica e di spiegazioni coerenti”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello nel corso della discussione in aria sul collegato. “Non è chiaro perché – sottolinea Saiello - all’interno del testo sia stata inserita una misura superflua e sulla quale la Regione non ha competenza, come quella che prevede l’equipollenza di lauree specialistiche e magistrali ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici in ambito medico sanitario. Esiste già un decreto ministeriale del 2011. Non capiamo per quale motivo, in tempi di spending review, si metta mano alla legge per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di rischio sismico e si aumentino da 3 a 5 i professionisti che compongono tale ufficio. Sono stati bocciati nostri emendamenti su rimozione amianto, rifinanziamento di una legge per riqualificare i centri storici, sull’istituzione di un fondo per la videosorveglianza in aree soggette a sversamento rifiuti e contro gli sprechi della politica, sulla rimozione delle barriere architettoniche sulle stazioni e misure a sostegno dei terremotati di Ischia. La ragione ufficiale è che non ci sarebbero le coperture. Eppure sono stati destinati 3 milioni e 800 mila euro ad un fondo per iniziative di supporto alla domanda culturale a sostegno di non meglio precisati eventi. Misure poco chiare o sprovviste di logica in un calderone per il quale l’unica via possibile è stato il ricorso allo strumento antidemocratico della fiducia”.