“Da tempo, attraverso un’interrogazione al governatore della Campania e con una nota inviata ai direttori generali delle Asl, stiamo chiedendo alla Regione a che punto sia il processo di organizzazione dei trattamenti di psicoterapia, dopo la decisione di internalizzare questo servizio.
Una decisione che avrebbe comportato l’improvvisa interruzione dei cicli di terapia da parte dei centri convenzionati, senza tener conto delle conseguenze su pazienti seguiti da anni attraverso trattamenti terapeutici, dimessi in maniera selvaggia dalle strutture presso le quali erano in cura e che oggi sono ancora in attesa di riprendere un ciclo di terapie da parte delle Asl”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino. “Nella sostanza – sottolinea Ciarambino - si sta cercando di sostituire il lavoro di oltre 300 terapeuti in servizio presso i centri convenzionati e capaci di erogare fino a 50 mila prestazioni l’anno, con poche decine di professionisti dipendenti delle Asl. Inoltre, l’internalizzazione della psicoterapia ha comportato un’emergenza occupazionale che ha riguardato proprio tutti quegli psicologi e psicoterapeuti che operavano da anni nei centri convenzionati e che questa mattina, giustamente, hanno provato a far sentire la propria voce durante un presidio davanti alla sede della Regione Campania. Un processo necessario, quello dell’internalizzazione, ma inficiato dall’assoluta mancanza di programmazione e dalla totale approssimazione di questo governo regionale nell’organizzazione di un settore così delicato. Un’approssimazione a danno esclusivo di persone bisognose di un’assistenza che sia garantita con continuità. Non si può consentire che anche questi pazienti finiscano nel dimenticatoio di interminabili liste di attesa”.